Generalità
La Riserva Naturale Orientata di Fiumedinisi e Monte Scuderi è stata istituita nel dicembre 1998; ricade in provincia di Messina, comprende territori di ben otto comuni ed ha una superficie complessiva protetta (zona A integrale e zona B pre-riserva) pari a circa 46 Kmq.
L’altitudine della riserva varia da 200 mt. circa s.l.m. fino ai 1.279 mt. di Monte Poverello; alle quote più alte troveremo bellissimi esemplari di Erica arborea, il Leccio, la Carpinella, l’Acero, la Rovere, l’Agrifoglio, l’Alloro; la fauna riscontrata nell’ambito della Riserva comprende il Coniglio selvatico, l’Istrice, il Riccio, la Martora, la Donnola, il Cinghiale; numerosissimi gli uccelli tra cui molti rapaci diurni e notturni nidificanti: la Poiana, lo Sparviero, il Gheppio, il Falco pellegrino, il Barbagianni, la Civetta, l’Allocco; comuni sono anche i rettili e gli anfibi.
La presenza di minerali nei territori di Alì, Itàla, Fiumedinisi e centri minori era nota fin dai tempi di Greci e Romani; numerose sono le miniere dismesse ricadenti all’interno della Riserva da cui si estraevano ferro, piombo, argento, zinco, rame, tungsteno.
Sull’ampio pianoro sommitale di Monte Scuderi (mt. 1.253 s.l.m.) sono tutt’ora visibili numerosi frammenti di ceramica e ruderi di vecchie costruzioni che hanno fatto pensare ad insediamenti all’epoca bizantina. Alcuni studiosi vi hanno collocato addirittura l’antico centro fortificato di Mico (o Vico) uno degli ultimi a cadere nelle mani degli Arabi al tempo della conquista dell’isola, unitamente a Rometta e Taormina (altri pongono tale fortezza presso l’attuale Castello Belvedere di Fiumedinisi distante da Monte Scuderi pochi chilometri in linea d’aria verso sud-ovest).
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